Murmur Mori

[…] Gli spettatori hanno potuto ascoltare canzoni e musica suonata su repliche di strumenti antichi. Le liriche raccontavano storie dai contenuti spesso divertenti, come le preghiere di due donne bolognesi che pregano per l'affondamento delle navi che trasportano lino, preferendo che attracchino solo quelle con il vino o il dialogo tra la divinità Amore ed il trovatore Peirol che non vuole partecipare alla Crociata. Tanto umorismo, sia nei testi che nei gesti stessi dei cantanti e del narratore. Da notare l’attitudine musicale, per esempio la symphonia degna di un Jimi Hendrix medievale. […]
"Nel panorama dei gruppi musicali di recente formazione spicca per originalità l'ensemble Murmur Mori, un gruppo italiano che si è cimentato anche in alcune liriche del Codex. I brani sono quelli resi noti da Orff, Fortune plango e O Fortuna (CB 16, 17), entrambi sia nel CD Sorte (2020), sia in Concerto a Montorfano (2021) - ma la musica è nuova e, benché composta oggi, intende ricreare le atmosfere antiche. L'elemento interessante è che, oltre alla scelta di strumenti e tecniche esecutive adeguate, il gruppo lavora ad ampio raggio su testi trasmessi senza musica. Il loro intervento creativo potrebbe apparire "altro" rispetto agli ensemble di musica antica, e in effetti lo è, ma in una direzione stimolante. Una volta riconosciuto che non è la fedeltà a una melodia (più spesso assente) che ci permette di dar vita ai testi antichi, l'operazione più efficace che si possa fare oggi è operare una restituzione che diventi medium per comprendere il passato, penetrare il significato dei testi, evocare il contesto sociale, delineare lo scenario in cui furono creati e diffusi."

Davide Daolmi, musicologo - Università degli Studi di Milano
Radio France, "En pistes !" - Emilie Munera e Rodolphe Bruneau-Boulmier

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"Un'occasione per avvicinare ancor più il pubblico slovacco alla ricchezza e alla creatività della musica antica italiana, che richiama quella della nostra lingua, anch'essa in costante evoluzione per rimanere al passo con i tempi ma al contempo profondamente legata alle origini"
"Canzoneta, va!" è un programma interessante: il rapporto tra adattamento, invenzione e ricostruzione di melodie antiche è ben bilanciato e ben fatto. Murmur Mori è un progetto interessante, che deve andare avanti su questa strada.
"Ho suonato per moltissimo tempo musica antica, ho avuto il grande privilegio di studiare insieme a Thomas Binkley. Sono molto sensibile e onestamente molto informata sulla musica medievale e la musica di Murmur Mori mi suona credibile, reale! Grazie per l'energia ed il prezioso tempo dedicato nel dar vita a questa musica."
"Che idea vi siete fatti delle donne nel Medioevo? Servizievoli vestali facili prede di scrupoli religiosi? I Memoriali di Bologna ci regalano una presa diretta sui divertimenti delle donne del popolo, consegnando all'eternità dei registri una ballata, 𝑃𝑢𝑟 𝑏𝑖𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑛, 𝑐𝑜𝑚𝑎𝑑𝑟𝑒, che immortala le ribalderie di due comari: le due donne, di taverna in taverna, bevono vino e mangiano capponi, di tappa in tappa, orinano agli angoli delle strade e maledicono i marinai che sul porto scaricano partite di lino -scaricassero solo del vino!-: loro due non hanno alcuna voglia di tornare a tessere, ordire e filare. Oggi la ballata, riposta nel Memoriale 47 del notaio Anthonius Guidonis de Argele, rivive grazie alla maestria dell'ensemble Murmur Mori ed alla voce perlacea di Silvia Kuro."
"Ho ascoltato Sorte percorrendo la strada dei castelli catari delle Corbières. Belle ballate e poesie che celano una grande forza dietro alla loro tranquillità e dolcezza. Norma contro Natura è il brano che ho preferito. Questo disco è come un gioioso soffio di vento fresco."
Gérard Zuchetto
Grazie per il vostro concerto. Attraverso la vostra interpretazione della musica medievale ho capito di più San Francesco d'Assisi. Vi auguro di mostrare alla gente qualcosa della bellezza di Dio con la musica.
"Ho apprezzato lo sforzo di ricerca di Murmur Mori su un tema che raccoglie molto interesse dal punto di vista storico e letterario, ma che è poco frequentato sul piano strettamente musicale. Poche sono, infatti, le performance prodotte in ambito discografico. Per di più, curiosamente, sono spesso opera di gruppi strumentali e vocali di matrice classica. Eppure, dovrebbe essere evidente che la matrice del canto giullaresco è popolare. Il giullare come figura storica è senza dubbio una persona di bassa estrazione sociale. Un uomo, o in alcuni casi una donna, che svolgeva un’attività itinerante. L’esecuzione dei loro canti abbisogna di una rinfrescata in acque più plebee, le voci necessitano di un non facile adattamento alle tecnice vocali dei portatori originali. Naturalmente non disponiamo di registrazioni delle loro voci autentiche, ma possiamo almeno studiare quelle di coloro che ancora oggi proseguino un’attività similare; i pochi cantastorie che ancora sopravvivono, almeno attraverso delle registrazioni, possono essere profiqua materia di studio."
"L'ensemble Murmur Mori prende la musica medievale con gioia ed energia, il modo giusto per cantar d'amore nei luoghi naturali della musica antica senza mutarne la sua più naturale concezione dal Medioevo fino ai giorni nostri."
"Trovo la musica di Murmur Mori stimolante ed originale. Ho avuto la fortuna di essere un adolescente londinese quando il Punk esplose in Inghilterra e posso affermare che ascoltando la vostra interpretazione della musica medievale ho pensato ai Sex Pistols."
Paul Collinson
“Melodie folk dal timbro medievaleggiante, dei giovani menestrelli in cerca di un nuovo padrone a cui chiedere di poter cantare in tranquillità le proprie gioie, sollazzi e dolori. Canzoni ricercate a livello strumentale, ottimi come al solito testi e parti vocali, insomma: fortificate con amore, è sempre una immensa gioia ascoltare le loro soavi armonie.”
Massimiliano Mercurio
Suoni Distorti, HgM
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