L’ensemble Murmur Mori nacque nel 2015 a Bologna dall’incontro di Mirko Volpe e Silvia Kuro, ricercatori e creatori di tutta la musica presentata. I primi tre album, editi dall’etichetta indipendente Edizioni Stramonium, rappresentano un compendio di leggende e fiabe popolari italiane raccolte da Mirko e Silvia tramite ricerche sul campo ed interviste, successivamente messe in musica utilizzando strumenti popolari del XX secolo. Nel 2017 Silvia e Mirko si sono trasferiti da Bologna ad un piccolo ed antico borgo sulle montagne piemontesi che circondano Domodossola, luogo in cui Gianfranco Contini fece i suoi studi sulla letteratura italiana delle origini e dove le Alpi ancora ispirano il canto popolare spontaneo. Gli studi sulla musica tradizionale italiana hanno portato Silvia e Mirko ad addentrarsi nella sua poetica e testualità, esplorando la ricchezza dei diversi dialetti e linguaggi regionali italiani ancora in ampio uso nell’Italia di oggi, a testimonianza del duraturo valore della testualità popolare, intraprendendo un percorso a ritroso fino ad arrivare alle sue radici nel XIII secolo. Le produzioni dell’ensemble Murmur Mori si focalizzano sulla poesia popolare e giullaresca, lavorando sulla ricostruzione del suono della lirica italiana delle origini e della musica secolare del “Medioevo”. L’intento principe è quello di scoprire la musicalità di queste poesie in volgare, dal momento che la maggior parte furono scritte per essere suonate come metrica e forma suggeriscono, quando nessuno ha più tentato di metterle in musica nuovamente lasciandole confinate in studi letterari. Il processo fonde l’eredità della musica popolare italiana, ancora riscontrabile nella tradizione sopravvissuta o memorizzata in registrazioni sul campo, assieme alle fonti manoscritte medievali. Il risultato è “nuova musica”, composta sia da elementi antichi che dai modi della musica popolare. Gli strumenti musicali utilizzati sono riproduzioni basate su raffigurazioni del XIII-XIV secolo. Avendo la volontà di rievocare le figure dei giullari italiani e meglio investigare l’utilizzo del volgare in poesia, Mirko Volpe e Silvia Kuro hanno incluso anche liriche da loro composte utilizzando forme ed espedienti poetici tipiche della poesia giullaresca, parte della loro idea di “nuova musica antica”.